Dal 2005 ad oggi il legislatore è intervenuto con una profonda riforma della disciplina dell’esecuzione forzata civile, nel tentativo di dare “efficacia ed efficienza” nei Tribunali italiani alle procedure forzate legate agli NPL delle Banche e quindi all’intero sistema economico nazionale. 

Il CSM Con delibera dell'11 ottobre 2017 ha pubblicato le LINEE GUIDA in materia di buone prassi nel settore delle esecuzione, ma nessuno poteva prevedere l’INFERNO ( si veda libro di DAN BROWN)  generato da una pandemia.

Una data il 17 marzo 2020 -CORONAVIRUS - DECRETO "CURA ITALIA"

In G.U. n. 70 viene pubblicato il Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18: Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. conv. In legge 24 aprile 2020 n. 27).

La salvezza del debitore, o meglio così è stata venduta!

Analizziamo la situazione reale il legislatore ha introdotto una misura decisamente “perdente” sul sistema delle esecuzioni.  

La sospensione delle procedure esecutive immobiliari sull’abitazione principale del debitore fino al 30 ottobre 2020 con l’art.54 ter, recita:

“Sospensione delle procedure esecutive sulla prima casa

1.      Al fine di contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, in tutto il territorio nazionale è sospesa, per la durata di sei mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore”.

 In realtà oltre essere un testo pieno di falle per indeterminatezza e mancanza di informazioni, ha creato false illusioni nell’esecutato!

Con 204.632 unità immobiliari vendute nel 2019, di cui 70% residenziali, con un valore pari a 28,5 miliardi di euro, il mercato delle aste giudiziarie ha un’importanza fondamentale per gli smobilizzi dei crediti deteriorati detenuti dalle banche. (WAll Street Italia)

Bene  si contano da marzo 2020, 80mila immobili di cui è bloccata la vendita!!!!!  Secondo i dati di Reviva, 30.815 aste sono rimaste sospese! 

Vogliamo poi parlare del boom di ricorsi di fallimenti registrati nei Tribunali italiani nel solo mese di luglio 2020.

Ecco sebbene il decreto Cura Italia ha permesso di prolungare per ulteriori 6 mesi l’occupazione delle proprie abitazioni agli esecutati. Questo ha solo prolungato l’agonia del pignorato.

Ma ecco la beffa! I proprietari degli immobili si troveranno da ottobre un immobile che si  è svalutato, magari anche troppo, e verrà venduto in asta a un prezzo inferiore rispetto al valore di esdebitazione da risarcire alla banca.

L’esecutato resterà quindi debitore per la parte residua e sicuramente verrà colpito da una nuova procedura, e questa la catena che s’ingenererà!

La macchina del Tribunale si rimetterà in moto solo da settembre, siamo davvero pronti?

Quanti di noi sono preparati ad affrontare l’ondata che fisiologicamente arriverà?….

Le nostre figure in questi mesi sono cambiate, siamo a conoscenza della nuova sinergia tra perito e custode giudiziario dopo la legge n. 12/2019?

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