La Corte di cassazione, con la recente ordinanza n. 30189 del 15 dicembre, ha chiarito che i plurimi criteri individuati dal Testo unico dell’imposta di registro, ai fini del controllo del valore dichiarato dalle parti per i trasferimenti immobiliari, sono assolutamente “pari ordinati” e l’Amministrazione finanziaria può seguire uno qualsiasi dei predetti criteri, laddove lo ritenga maggiormente idoneo per determinare il valore del bene trasferito in sede di accertamento. La vicenda trae origine... (continua scaricando l'articolo)

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Fiscalità Immobiliare